I nostri amici animali, così preziosi e insostituibili in tutti i momenti belli e brutti della nostra vita.
A loro e alla salute dei loro occhi abbiamo voluto dedicare uno spazio speciale, in cui dei professionisti altamente qualificati descrivano le patologie che possono colpirli e come è più opportuno trattarle.
A questo scopo abbiamo contattato la Prof.ssa Chiara Giudice, che insegna Patologia Generale e Anatomia Patologica Veterinaria- Oncologia nel Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali (DIVAS) di Milano, ed inoltre riveste la carica di Presidente della SOVI (Società di Oftalmologia Veterinaria Italiana – SCIVAC)
La Prof.ssa Giudice sarà la coordinatrice della nostra rubrica, che ospiterà articoli, interviste e casi clinici.
Passiamo a lei la parola per cominciare!
“Da ormai quasi 25 anni mi occupo di una branca un po’ particolare della patologia veterinaria, la patologia oculare. Ho iniziato con il dottorato, tanti anni fa, e non ho mai più smesso.
Ho avuto più di un mentore, ma tra questi Claudio Peruccio ha sicuramente giocato un ruolo preminente. Presentare Claudio, il professore Peruccio, è un ruolo difficile: il suo curriculum è infinito, è stato tra i padri fondatori dell’oftalmologia veterinaria non solo in Italia, ma anche in Europa e il suo ruolo è stato riconosciuto ufficialmente anche dal College americano degli oftalmologi veterinari (ACVO) che gli ha conferito il titolo di diplomato ACVO ad honorem. Però, quando sono il “chairman” a qualche congresso e ne ho l’occasione, io amo presentarlo in una maniera un poco differente, quella in cui lo presento oggi a voi: per conoscere il curriculum di Claudio basta Googolarlo (e avere un poco di tempo per leggere). Più fortunati sono quelli che hanno la possibilità di conoscerlo ed ascoltarlo: a loro è riservata la scoperta di una qualità non comune, quella di un uomo che pur avendo ormai tutti i riconoscimenti possibili non smette mai, mai di studiare, di rinnovarsi, di scoprire nuove frontiere. È una qualità rara, davvero, e per tutti noi che ci occupiamo di oftalmologia è uno stimolo costante a imparare, senza mai sederci sui risultati acquisiti anche se stargli dietro, credetemi, è difficile anche per quelli più “giovani”. È un onore quindi per me oggi aprire questa rubrica con la sua testimonianza.”
Un po’ di storia
L’oftalmologia veterinaria ha una lunga tradizione, poco conosciuta dai non addetti al settore.
Documenti risalenti all’antico Egitto descrivono le più frequenti malattie degli occhi che limitavano l’uso di animali che dovevano svolgere un lavoro, come i bovini o che, come i cavalli, erano il principale mezzo di locomozione esistente. Ma anche le oculopatie degli animali da affezione sono citate su antichi papiri.
Per quanto riguarda la storia moderna, in Europa e negli Stati Uniti si è consolidato lo studio delle malattie degli occhi degli animali, fino alla nascita del “College” americano (ACVO) nel 1970, di quello Europeo (ECVO) nel 1992 e via via di quelli di Australia e Nuova Zelanda (ANZCVS-OC), Latino-americano (CLOVE), Brasiliano (CBOV) e Asiatico (AiCVO). I membri di ciascun College sono specialisti di settore, coinvolti in ambito universitario o libero professionale, che hanno avuto la possibilità di dedicare molti anni allo studio e superare esami impegnativi per acquisire il titolo. Alcuni lavorano in centri di ricerca per individuare e selezionare modelli animali di patologie spontanee utili per l’uomo.
Altri medici veterinari hanno sviluppato uno specifico interesse per l’oftalmologia veterinaria, dando vita ad associazioni di settore nazionali con un’intensa attività di aggiornamento. In ambito internazionale nel 1980 è stata creata l’ISVO, che mette in collegamento i cultori della materia di tutto il mondo. L’organizzazione di corsi di aggiornamento, congressi nazionali ed internazionali e la nascita di diplomi intermedi ha consentito l’ulteriore sviluppo del settore per cui oggi molti medici veterinari si dedicano all’oculistica, soprattutto per gli animali da affezione.
Per nostra iniziativa nel 1991 è nata la rivista internazionale Progress in Veterinary and Comparative Ophthalmology che, con il coinvolgimento di nuovi editori, è stata pubblicata come Veterinary and Comparative Ophthalmology dal 1994 e, infine, come Veterinary Ophthalmology dal 1998 in poi.
L’oftalmologia veterinaria oggi
Oggi l’oculista veterinario esamina gli occhi degli animali con la versione portatile di strumenti che si usano per l’uomo. Esegue interventi chirurgici di superficie sugli annessi oculari e la cornea, ma anche intraoculari come la cataratta e, in alcuni casi, anche chirurgia vitreo-retinica.
L’esponenziale aumento di interesse per gli animali da affezione ha accresciuto la richiesta di prestazioni specialistiche, favorendo il riconoscimento di malattie oculari del tutto sovrapponibili a quelle dell’uomo. Oggi c’è chi si dedica prevalentemente alle patologie del film lacrimale e del segmento anteriore, a quelle intraoculari, della retina o alla neuro-oftalmologia.
Anche per gli animali il progresso ha consentito l’uso di strumenti sofisticati di diagnostica per immagini come, ad esempio, la tomografia ottica, o di terapia, come, per citarne uno recente, il cross-linking.
La necessità di riprodurre soggetti esenti da malattie oculari ereditarie ha favorito studi di genetica e la nascita di un vero e proprio settore specialistico con cultori riconosciuti della materia. È un argomento estremamente importante considerate le numerose oculopatie ereditarie che affliggono cani e gatti di tutte le razze. Gli oculisti veterinari abilitati eseguono visite accurate per selezionare soggetti idonei alla riproduzione e rilasciano certificati agli allevatori. Grazie a questi studi il numero dei portatori di malattie è drasticamente diminuito ed il benessere animale è meglio tutelato
Per le indagini istopatologiche ci si affida ad un numero limitato di patologi con specifica esperienza di settore a cui, in ambito nazionale, sono inviati i campioni da esaminare.
Prof. Claudio Peruccio
Medico Veterinario, SCMPA, Dipl ECVO, Hon Dipl ACVO, MRCVS
Specialista Europeo EBVS® & RCVS in Oftalmologia Veterinaria
In questa sezione:
- L’occhio opaco: non solo cataratta…
- Occhio opaco: potrebbe essere glaucoma?
- Sospetto di glaucoma: non c’è tempo da perdere!
- Glaucoma: quando la terapia medica non funziona…