I bambini affetti da microcefalia congenita da Zika virus, un’infezione virale che può essere trasmessa ai nascituri durante il periodo gestazionale, possono presentare una disfunzione visiva cerebrale indipendentemente dalla presenza di altre anomalie visive. Questo è quanto emerso da una ricerca pubblicata recentemente nella rivista dell’American Association for Pediatric Opthalmology and Strabismus (AAPOS) e presentata all’ultimo meeting dell’American Society of Cataract and Refractive Surgery (ASCRS) tenutosi nella prima settimana di maggio a Los Angeles, USA.
L’infezione umana da virus Zika (ZIKV) è veicolata dalla puntura da alcune zanzare appartenenti al genere Aedes, responsabili anche della trasmissione di altre malattie, come la febbre gialla e, come dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ed ha colpito 73 Paesi a partire dalla zona nord-est del Brasile, considerata l’epicentro dell’infezione virale.
Le complicanze per il nascituro possono essere molto gravi e includono anomalie che colpiscono il sistema nervoso centrale, l’apparto uditivo e non ultimo quello visivo. Infatti, è emerso proprio dai dati dell’ASCRS che circa il 28% dei bambini affetti da ZIKV è colpito da alterazioni retiniche, gravi anomalie al nervo ottico in circa il 20% dei casi e cicatrici corioretiniche che interessano la zona maculare nel 17% dei casi. Inoltre, oltre il 70% dei bambini presenta una acuità visiva inferiore alla norma e il 75% è affetta da strabismo.
La stretta associazione tra la sindrome congenita da virus Zika e le gravi alterazioni visive, dovrebbe, dunque, portare all’adozione, da parte di professionisti del settore dell’Eyecare, di misure di intervento precoci per la riabilitazione visiva in bambini affetti da tale patologia.
Bibliografia
-Ventura LO et al. Visual impairment in children with congenital Zika syndrome J AAPOS.pii: S1091-8531(17)30311-7.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28450178
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile