RASSEGNA STAMPA-OI GIUGNO 2018

1.

Proteomic Analysis of Early Diabetic Retinopathy Reveals Mediators of Neurodegenerative Brain Diseases. JM Sundstrom et al. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2018, May; 59(6): 2264–2274.

Questo studio ha identificato, mediante l’approccio proteomico, le principali proteine e vie metaboliche coinvolte nelle prime fasi della retinopatia diabetica (RD). Lo studio è stato condotto confrontando retine di controllo di donatori non diabetici con retine diabetiche di pazienti privi di lesioni vascolari classiche che definiscono clinicamente la RD. Lo studio si è focalizzato sull’analisi delle proteine più rilevanti legate a pathways neuroregolatori e neurodegenerativi unici per ciascuno dei tre gruppi (retine di controllo e retine diabetiche con e senza GA), con particolare attenzione alle proteine e ai percorsi condivisi con le malattie neurodegenerative del sistema nervoso centrale.

Per approfondire la lettura dell’articolo, collegati al sito https://www.oculistaitaliano.it/articoli/analisi-proteomica-delle-fasi-precoci-della-retinopatia-diabetica/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5935294/

2.

Retinal changes in Parkinson’s disease and glaucoma. Matlach J et al. Parkinsonism Relat Disord. 2018 Jun 21. doi: 10.1016/j.parkreldis.2018.06.016

Il tema della neurodegenerazione retinica nel Parkinson è abbastanza controverso. In questo studio gli Autori confrontano lo spessore del complesso delle cellule gangliari maculari (mGCC) e lo spessore dello strato di fibre nervose retiniche peripapillari (pRNFL) utilizzando 2 dispositivi di tomografia a coerenza ottica (OCT) Spectral-Domain (SD) in pazienti sani e malati. L’imaging della retina ha rivelato il diradamento di alcuni strati retinici dell’occhio omolaterale nel lato del corpo più colpito nei pazienti con la malattia di Parkinson rispetto ai controlli sani.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29937099

3.

Optical Coherence Tomography Angiography to Evaluate Ischemia in Diabetic Eyes.

Papakostas TD et al. JAMA Ophthalmol. 2018 Jun 14. doi: 10.1001/jamaophthalmol.2018.2256.

La vascolarizzazione retinica consiste in un plesso vascolare superficiale (SVP), un plesso capillare intermedio (ICP) e un plesso capillare profondo (DCP). Esiste anche una quarta rete vascolare regionale, il plesso capillare peripapillare radiale (RPCP) che funziona in parallelo con lo strato di fibre nervose. Lo SVP nei soggetti sani riceve un apporto di sangue dall’arteria centrale della retina, mentre gli strati vascolari più profondi sono irrorati da anastomosi verticali dalla SVP. Gli Autori di questo studio hanno quantificato la non perfusione capillare in 3 plessi vascolari della macula degli occhi di controllo diabetici e sani utilizzando l’angiografia OCT (OCTA).

https://jamanetwork.com/journals/jamaophthalmology/article-abstract/2684568

4.

Demonstration of anatomical development of the human macula within the first 5 years of life using handheld OCT. Alabduljalil T et al. Int Ophthalmol. 2018 Jun 23. doi: 10.1007/s10792-018-0966-3.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di dimostrare lo sviluppo anatomico della macula umana utilizzando la tomografia a coerenza ottica spectral domain (SD-OCT) durante i primi 5 anni di vita.

Le mappe dello spessore retinico sono state generate per lo spessore totale della retina (TRT), lo spessore degli strati retinici interni (IRL) e lo spessore dello strato dei fotorecettori (PRL). I risultati della ricerca concordano con la letteratura: lo sviluppo anatomico dell’IRL maculare si completa prima dei 5 mesi di età e quindi prima del PRL. Inoltre, lo studio identifica i 24 mesi come un’importante pietra miliare nello sviluppo dei fotorecettori nella macula.

https://link.springer.com/article/10.1007/s10792-018-0966-3

5.

Cytomegalovirus establishes a latent reservoir and triggers long-lasting inflammation in the eye. Voigt V et al. PLoS Pathog. 2018 May 31;14(5):e1007040.

Il citomegalovirus è un patogeno comune, generalmente innocuo in individui sani. Non era finora noto se il cytomegalovirus in ospiti immunocompetenti potesse accedere all’occhio e risiedervi stabilmente. Usando il modello di infezione murino con citomegalovirus, gli Autori dimostrano, per la prima volta, che l’infezione sistemica di ospiti immunocompetenti ed immunodepressi provoca una severa infezione oculare, infiammazione cronica e l’instaurarsi di una riserva virale latente nell’occhio, così come per Ebola e Zika. Questi risultati identificano l’occhio come un serbatoio inatteso per il citomegalovirus dove l’infezione scatena risposte infiammatorie sostenute, anche a livello della retina neurale.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29852019

6.

Acute exacerbation of staphylococcal catarrhal infiltration associated with treatment for Pseudomonas aeruginosa keratitis: A case report. Bang SP et al. Medicine (Baltimore). 2018 Jun;97(22):e10753. doi: 10.1097/MD.0000000000010753.

Un interessante caso clinico che rimarca il rischio di cheratite non infettiva concomitante ed immuno-correlata a cheratite infettiva. In particolare: donna di 70 anni con cheratite mucopurulenta acuta dovuta a Pseudomonas in seguito all’applicazione di una lente a contatto, e trattata con somministrazione alternata di fluorochinolone di quarta generazione e 5% di ceftazidima. Sebbene la cheratite sia migliorata rapidamente, si sono presentati infiltrati catarrali alla giunzione corneolimbale che hanno poi formato pustole stromali ed infine esacerbazione acuta dell’infiltrazione catarrale stafilococcica.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29851781

7.

Altered expression level of inflammation-related genes and long-term changes in ocular surface after trabeculectomy, a prospective cohort study. L Tong et al. Ocul Surf. 2018 Jun 21. pii: S1542-0124(18)30110-1.

L’obietto di questo studio è stato quello di valutare i cambiamenti nella superficie oculare in una coorte di pazienti in post-trabeculectomia e le possibili associazioni con l’espressione genica dell’infiammazione della congiuntiva.

I risultati hanno mostrato che l’aumento del disagio percepito dai pazienti in fase post-operatoria è associato ad una maggiore espressione della proteina tirosina chinasi-2 rispetto al valore basale. Nove geni, compresa la lipoossigenasi proinfiammatoria (ALOX5) hanno mostrato un livello significativamente ridotto a 3 anni.

La chirurgia del glaucoma può, secondo questo studio, avere effetti benefici a lungo termine sulla superficie oculare, a causa della ridotta espressione di geni proinfiammatori congiuntivali e di geni immuno-correlati.

https://www.theocularsurfacejournal.com/article/S1542-0124(18)30110-1/pdf

8.

Guidelines for the cleaning and sterilization of intraocular surgical instruments. Chang DF et al. J Cataract Refract Surg. 2018 Jun 13. pii: S0886-3350(18)30368-7.

Queste linee guida per la pulizia e la sterilizzazione degli strumenti chirurgici intraoculari sono state redatte dalla Ophthalmic Instrument Cleaning and Sterilization (OICS) Task Force, composta da rappresentanti dell’American Society of Cataract and Refractive Surgery, dell’American Academy of Ophthalmology e dell’Outpatient Ophthalmic Surgery. Society. Queste raccomandazioni basate sull’evidenza supportano la realizzazione di protocolli per la sicurezza delle comuni pratiche di sala operatoria, senza al contempo aumentare costi e sprechi.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29909254

9.

Effects of tear film dynamics on quality of vision. Koh S et al. Br J Ophthalmol. 2018 Jun 15. pii: bjophthalmol-2018-312333.

Il film lacrimale funge da superficie anteriore dell’occhio e svolge un ruolo importante come primo componente refrattivo. Le alterazioni della dinamica del film lacrimale possono causare sintomi correlati sia alla vista che alla salute della superficie oculare. Sebbene la qualità di visione associata alle dinamiche del film lacrimale abbia ricevuto in passato poca attenzione, le misurazioni oggettive della qualità visiva usando sensori wavefront hanno permesso di quantificare le aberrazioni ottiche indotte dall’alterazione del film lacrimale. Ciò ha fornito un metodo obiettivo per valutare la qualità di visione del paziente affetto da occhio secco. Questa review si concentra sull’attuale conoscenza dei meccanismi delle variazioni del wavefront causati da diversi aspetti della dinamica del film lacrimale, in particolare, qualità, quantità e proprietà del film lacrimale, dimostrandone i rispettivi effetti sulla qualità della visione.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29907632

10.

Transplantation of Human Embryonic Stem Cell-Derived Retinal Pigment Epithelial Cells in Macular Degeneration. Mehat MS et al. Ophthalmology. 2018 Jun 5. pii: S0161-6420(18)30024-1. doi: 10.1016/j.ophtha.2018.04.037.

Il trapianto di cellule epiteliali retiniche (RPE) è può apportare potenziali benefici per la degenerazione maculare. Questo studio ha valutato sicurezza ed efficacia del trapianto sottoretinico di circa 200.000 cellule RPE con terapia immunosoppressiva sistemica per 13 settimane in 12 pazienti con malattia di Stargardt avanzata (STGD1), la causa più comune di degenerazione maculare nei bambini e nei giovani adulti. I risultati, promettenti, hanno dimostrato che le aree focali di iperpigmentazione subretinica si sviluppavano nella retina ricevente in tutti i partecipanti in modo dose-dipendente e persistevano dopo l’interruzione dell’immunosoppressione. Inoltre, non si assisteva a proliferazione incontrollata o risposte infiammatorie. Tuttavia, i miglioramenti nella acuità visiva erano insoddisfacenti o comunque accompagnati da un miglioramento simile nell’occhio controlaterale non trattato nei 12 mesi di follow-up. Probabilmente, data la lentezza della progressione della degenerazione maculare in questa fase avanzata, la protezione contro un ulteriore deterioramento si manifesta solo dopo un periodo di osservazione più esteso.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29884405

Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile