Gli ultimi trend confermano l’importanza di un approccio prescrittivo consapevole.
Lo studio ARMOR (Antibiotic Resistance Monitoring in Ocular micRoorganisms) è attivo negli Stati Uniti dal 2009 e promuove un programma di sorveglianza della antibiotico-resistenza su scala nazionale, specificamente mirato ai patogeni oculari.
Gli ultimi dati disponibili, presentati al Congresso ARVO 2017, possono essere utili per guidare le scelte dei clinici nell’individuazione della terapia antibiotica da utilizzare per un primo trattamento empirico e per la profilassi delle infezioni oculari.
L’analisi dei dati raccolti nel corso dei primi 10 mesi del 2016 dimostra che il livello dell’antibiotico-resistenza continua ad essere elevato negli isolati di stafilococchi e in particolar modo tra le specie meticillino-resistenti (MR). Inoltre il tasso di multi-resistenza di questi microrganismi, cioè la resistenza a 3 o più classi di antibiotici, rimane elevato specie tra i ceppi MR.
Dal momento che gli stafilococchi sono patogeni molto comuni quali cause delle infezioni oculari e partendo dal fatto che i tassi di antibiotico-resistenza tra questi organismi rimangono elevati, è stata promossa anche un’analisi dei trend, mirata specificamente ad individuare i cambiamenti nella resistenza degli isolati di S. aureus e CoNS (Coagulasi Negativi) negli 8 anni successivi all’inizio dello studio ARMOR. L’analisi ha incluso i dati relativi a 1.597 isolati di S. aureus i e 1.400 isolati di CoNS, inclusi nello studio ARMOR tra gennaio 2009 e ottobre 2016.
I risultati dimostrano che il tasso complessivo di resistenza alla meticillina negli isolati di S. aureus diminuisce significativamente nel corso del tempo, scendendo dal 39% nel 2009 al 27% nei primi mesi del 2016. Non viene, invece, registrata alcuna riduzione del tasso di resistenza alla meticillina negli isolati di CoNS, e quasi la metà dei CoNS risulta meticillino-resistente nel 2016.
Concentrando l’attenzione sui dati relativi agli isolati di S. aureus, l’analisi del trend dimostra diminuzioni significative nei tassi di resistenza dal 2009 al 2016 per azitromicina (dal 62% al 47%), ciprofloxacina (dal 39% al 25%), e tobramicina (dal 24% al 9%). Negli isolati di CoNS, anche la resistenza alla ciprofloxacina si riduce significativamente nel corso del periodo di 8 anni, dal 46% del 2009 al 30% del 2016, ma la resistenza dei CoNS al trimetoprim cresce significativamente dal 26% al 37%.
Commentando i risultati della analisi dei trend, la dott.ssa Penny Asbell, Professore di Oftalmologia presso la Icahn School of Medicine e Direttore del Cornea and Refractive Surgery Center del Mount Sinai Hospital (New York) ha dichiarato “Nel corso degli 8 anni dello studio ARMOR, gli stafilococchi hanno mostrato un incremento significativo dei tassi di resistenza da parte delle specie testate. Negli ultimi anni, si è determinato un plateau dei tassi di resistenza, che attualmente sembrano persino in fase di riduzione. Possiamo affermare che le ridotte resistenze da parte di S. aureus nei confronti di meticillina, macrolidi, fluorochinoloni e aminoglicosidi, costituiscono dei risultati promettenti, che potrebbero riflettere un miglioramento nella gestione della terapia antibiotica e della consapevolezza in merito alle sfide che l’antibiotico-resistenza pone per la salute del paziente”.
Tuttavia il persistere di tassi elevati di resistenza tra i CoNS, senza alcun cambiamento della resistenza alla meticillina e un aumento della resistenza al trimetoprim confermano ancora una volta l’importanza di un approccio prudente nella prescrizione degli antibiotici al fine di limitare lo sviluppo di resistenze batteriche nei confronti delle opzioni terapeutiche esistenti.
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile