Epidemiologia: lo studio PAMDI

Il PAMDI è uno studio epidemiologico mirato a stimare la prevalenza e i fattori di rischio associati alla DMLE nell’ambito di una popolazione italiana e ad analizzare le differenze tra comunità urbane e rurali. Lo studio è stato condotto tra gli anziani residenti nel Nord-est italiano. I partecipanti sono stati divisi in gruppi urbani e rurali in base alla residenza rispettivamente nella città di Padova o nei villaggi di Teolo e Torreglia. Il grading delle foto del fundus è stato effettuato in base alla Classificazione Internazionale delle Maculopatie legate all’età.
Sono stati invitati a partecipare allo studio 1.162 soggetti, dai 61 anni in su, 885 dei quali  hanno aderito e 845 sono risultati eleggibili per il grading delle foto del fundus. Si è stimato che il 62,7% dell’intera popolazione fosse affetto da DMLE (drusen 63–124 ?m?=?48,3%; drusen ?125 ?m?=?10,4%; DMLE avanzata ?=?4,1%). È risultata confermata l’età come fattore di rischio per drusen ?125 ?m e per la DMLE avanzata. Il gruppo rurale rispetto a quello urbano  ha riportato un rischio più elevato di sviluppare drusen ampie, anche considerando gli aggiustamenti per sesso ed età.
I risultati dello studio PAMDI hanno tra l’altro confermato l’effetto protettivo nei confronti della DMLE di una dieta ricca di antiossidanti e il potenziale effetto tossico dell’esposizione alla luce solare. Le due ipotesi di partenza dello studio, che 1)  “vivere in un ambiente rurale” o 2) “appartenere ad una popolazione del bacino mediterraneo” possa proteggere rispetto agli stadi intermedi della patologia, non sono state convalidate dai dati raccolti.