Le uveiti rappresentano un gruppo eterogeneo di patologie, caratterizzate da infiammazione intraoculare, che comprendono l’uveite non infettiva. Il termine uveite descrive tecnicamente l’infiammazione dell’uvea, la tunica vascolare dell’occhio che include anatomicamente l’iride, il corpo ciliare e la coroide. Poiché l’infiammazione intraoculare può colpire i tessuti circostanti, il termine clinico uveite può includere infiammazione della retina (retinite), del disco ottico (papillite) e del vitreo (vitreite).1
Il 5-10% dei problemi di vista in tutta la popolazione mondiale è causato dalla uveite, che quindi costituisce una rilevante causa di malattia oculare.
L’uveite può essere classificata in base all’eziologia o al sito anatomico oculare interessato dalla malattia.1
Classificazione per eziologia1
- -Uveite infettiva dovuta a tubercolosi, sifilide o toxoplasma; richiede il trattamento dell’infezione sottostante con antimicrobici, a volte accompagnati da corticosteroidi per ridurre la gravità dell’infiammazione.
- -Uveite non infettiva, che si ritiene sia autoimmune (o almeno autoinfiammatoria); la maggior parte dei trattamenti sono basati su corticosteroidi o altri immunosoppressori.
- -Uveite mascherata, in cui la malattia primaria non è infiammatoria, come quella osservata nel linfoma intraoculare. Il trattamento dell’uveite mascherata è specifico per la causa che ne determina l’insorgenza.
Classificazione per anatomia1
Anatomicamente, l’uveite è classificata in base alla sede primaria dell’infiammazione:
- -Uveite anteriore, in cui la sede primaria è la camera anteriore, l’iride e la pars plicata
- -Uveite intermedia, in cui il sito primario è il corpo vitreo e la pars plana
- -Uveite posteriore, in cui il sito primario è la retina o la coroide
- -Panuveite, in cui l’infiammazione è distribuita in tutti i distretti oculari
Sintomi
I sintomi dell’uveite dipendono dal sito dell’infiammazione, ma in generale possono essere individuati in:
- -arrossamento
- -dolore
- -sensibilità alla luce
- -floater o mosche volanti
- -visione offuscata
La maggior parte delle cause di uveite non infettiva sembra essere di natura autoimmune o autoinfiammatoria e può essere associata a condizioni sistemiche caratterizzate da disregolazione del sistema immunitario o dell’inflammasoma (un sensore multiproteico che attiva l’immunità innata dopo aver rilevato i patogeni). Le patologie associate alla uveite includono la spondilite anchilosante, di cui l’uveite è la complicanza extra-articolare più comune, colpendo una percentuale di pazienti che arriva sino 50%. Allo stesso modo, l’uveite è una manifestazione extra-articolare significativa della malattia infiammatoria intestinale e dell’artrite reattiva, sebbene meno comune che nella spondilite anchilosante.
Le cause autoimmuni dell’uveite non infettiva sono da individuare in una risposta immunitaria inappropriata, mediata dai linfociti T, i quali riconoscono e attaccano le cellule dello stesso organismo piuttosto che patogeni estranei.
Trattamento
Il trattamento dell’uveite non infettiva viene scelto sulla base della localizzazione dell’infiammazione.1
Trattamento dell’uveite anteriore non infettiva1
- -Corticosteroidi topici come desametasone 0,1% o prednisolone acetato 1%
- -Midriatici come il ciclopentolato all’1%
- -Iniezione sottocongiuntivale di corticosteroidi o breve ciclo di corticosteroidi orali, nei casi più gravi
Trattamento dell’uveite non infettiva intermedia, posteriore o panuveite1
- -Il trattamento sistemico con corticosteroidi è comune come terapia di prima linea. Un mancato raggiungimento degli obiettivi terapeutici indica la necessità di un trattamento alternativo o aggiuntivo, come l’introduzione di un immunosoppressore di seconda linea o terapie locali aggiuntive. L’uso di terapie biologiche è efficace ed è comunemente usato come trattamento di terza linea. Nelle malattie infiammatorie oculari del segmento posteriore, le iniezioni intravitreali di farmaci corticosteroidei sono una delle principali strategie terapeutiche impiegate nella pratica clinica. Tra gli impianti intravitreali, ha dimostrato risultati promettenti nella terapia delle uveiti non-infettive il dispositivo a lento rilascio a base di fluocinolone acetonide.
- -Il trattamento locale di solito è a base di corticosteroidi. Questi farmaci sono efficaci, ma hanno tassi significativi di aumento della pressione intraoculare e formazione di cataratta. Nonostante queste limitazioni, sono molto utili soprattutto nel trattamento di malattie unilaterali o asimmetriche in cui possono mitigare il livello di immunosoppressione sistemica richiesto.
Bibliografia:
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile