SARS-CoV-2 nelle lacrime e nelle secrezioni congiuntivali
Durante il periodo epidemico della SARS, nel 2004, alcuni ricercatori evidenziarono la presenza di genoma virale nelle lacrime dei pazienti affetti dalla malattia.
Un gruppo di ricercatori ha ipotizzato ed indagato sulla trasmissione anche di SARS-CoV-2 attraverso il liquido lacrimale e congiuntivale, considerando che il genoma del nuovo SARS-CoV-2 è simile per l’82% a quello del virus della SARS, anch’esso un coronavirus, che COVID-19 può essere trasmesso attraverso le mucose (inclusa la congiuntiva), che il virus è presente nei fluidi corporei dei pazienti e che il liquido lacrimale è un tipo di fluido corporeo.
Lo studio, pubblicato su Journal of Medical Virology, ha incluso 30 pazienti con polmonite da COVID-19 accertata, ricoverati presso il First Affiliated Hospital dell’Università di Zhejiang (Cina), di questi 21 erano classificati come tipo comune e 9 come tipo grave. Un paziente nella coorte presentava anche congiuntivite.
I pazienti venivano sottoposti ogni 2-3 giorni a due tamponi per la raccolta di secrezioni lacrimali e congiuntivali. I ricercatori hanno individuato, nel paziente con COVID-19 comune e congiuntivite, due tamponi congiuntivali positivi al virus e lo stesso paziente mostrava positività anche nei campioni di espettorato. I restanti 58 campioni, provenienti dai 20 pazienti con COVID-19 di tipo comune e dai 9 di tipo grave, erano tutti negativi.
Covid e congiuntivite
Gli Autori dello studio, a fronte dei risultati, ipotizzano che SARS-CoV-2 può essere presente nelle secrezioni lacrimali e congiuntivali di pazienti con polmonite COVID-19 con congiuntivite.
Gli oculisti, quindi, che visitano pazienti con congiuntivite dovrebbero valutare la necessità di ulteriori indagini. Questi pazienti devono essere valutati per i sintomi respiratori associati e per la loro recente storia, così come consigliato anche dall’American Academy of Ophthalmology.
Fonte
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile