Innovativa ricerca, basata su rilevazioni demografiche combinate a inferenza statistica su una popolazione infantile selezionata per differenza di sesso.
Le problematiche refrattive in età pediatrica, in particolare la miopia costituiscono un tema di grande attualità ed interesse sia per le importanti scoperte di carattere eziologico degli ultimi anni che per il preoccupante incremento del vizio miopico, rilevato in più parti del mondo.
Su questa tematica vi proponiamo un lavoro realizzato da un team di professionisti di Reggio Calabria, costituito dai dott.ri D. Ferrari G. De Paola, L.L. Iacopino, A. Meucci, A. Rosato, che hanno condotto lo studio soffermandosi sul “genere”, termine che definisce le categorie maschio/femmina non solo sulla base delle differenze biologiche, cioè di sesso, ma anche sulla base di fattori ambientali, socio-culturali ed economici che le condizionano.
MIOPIA È DI “GENERE FEMMINILE”
D. Ferrari, G. De Paola, L.L. Iacopino, A. Meucci, A. Rosato
La miopia è il difetto refrattivo più diffuso. Insorge e progredisce per l’allungamento eccessivo del bulbo oculare e presenta un’incidenza in aumento in tutto il mondo. Oggi si parla, infatti, di epidemia miopica, che può essere considerata come il risultato di un naturale processo di adattamento evolutivo della specie al rinnovato stile di vita, altamente scolarizzato e tecnologico.
La miopia insorge in età pediatrica, ma progredisce con l’età e non è raro passare dalla forma semplice alla forma degenerativa. Si tratta di una patologia multifattoriale, che presenta differenze biologiche legate al sesso, ma anche al genere. I fattori genetici, epigenetici, ambientali, ormonali sono, infatti, chiamati in causa nell’insorgenza e nell’evoluzione del difetto stesso, che si configura come il risultato di un connubio genetica- ambiente.
Gli AA hanno condotto con riferimento all’incidenza della miopia una accurata indagine epidemiologia sul territorio della città di Reggio Calabria, tra il 2007 e il 2020, in cui hanno valutato le differenze legate al sesso e al genere nella popolazione infantile (0-14 a.).
Il metodo di studio adottato è stato rigoroso perché ha coinvolto esperti di vari settori. I dati anagrafici dei nati nel periodo dello studio sono stati forniti dalla dott.ssa Sara D’Elia del servizio demografico del Comune di Reggio Calabria, mentre le analisi statistiche sono state effettuate dal dott. Giovanni Tripepi del CNR.
Link per il download in PDF di La miopia è di genere femminile, completo di grafici e referenze bibliografiche
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile