Un omaggio al padre di un modo nuovo di fare scienza
David Sackett, che ci ha lasciati a 80 anni lo scorso 28 maggio, è stato innanzitutto un “medico” nel senso più pieno del termine e sarà per sempre ricordato dal mondo scientifico per la rivoluzione di cui è stato protagonista: la medicina basata sull’evidenza.
Nato negli Stati Uniti, David Sackett ha trascorso buona parte della sua vita tra il Canada e l’Inghilterra, dove è stato il promotore di una svolta radicale nel modo di concepire la diagnosi e la terapia.
Fino ad allora la classe medica aveva avuto come riferimenti essenziali il giudizio soggettivo, la tradizione e l’autorità costituita.
Il nuovo approccio, proposto da Sackett e da un altro pioniere dell’epidemiologia clinica Alvan Feinstein della Yale University, si basa, invece, su una verifica rigorosa dell’“evidenza clinica”, cioè dei sintomi e segni manifestati dai pazienti, dei risultati degli esami clinici e dei dati delle sperimentazioni pubblicati in Letteratura.
Il paziente viene così posto “al centro” della nuova “Evidence-based medicine”, termine coniato nel 1990 da Gordon Guyatt, un collega canadese del dott. Sackett.
Per far accettare questa rivoluzione alla comunità scientifica era necessario costruire un consensus sull’assunto che le sperimentazioni cliniche costituiscono la fonte principale della prova clinica dell’efficacia di una terapia. Per questa ragione negli anni ‘70 e ’80, presso la McMaster University di Hamilton, in Ontario, il dott. Sackett e il suo gruppo di ricerca si sono dedicati a esaminare e migliorare la metodologia, la progettazione, i protocolli di svolgimento, analisi e rapportazione delle sperimentazioni cliniche.
Sono state sottoposte a verifica sperimentale una serie di terapie mediche per patologie molto comuni, quali l’uso dell’aspirina per prevenire il rischio di infarto ed ictus, la chirurgia dell’arteria carotidea nella prevenzione degli eventi ischemici e molte altre.
Negli anni ’90 le tecniche di meta-analisi, che attraverso metodi statistici consentono di analizzare e integrare i risultati di diversi studi, già consentivano una rigorosa comparazione dei dati dei trial clinici. Tuttavia, data l’enorme mole di dati disponibili su patologie e trattamenti, questa comparazione sistematica è diventata effettivamente possibile solo con la fondazione del Cochrane centre, da parte di Iain Chalmers e dei suoi colleghi di Oxford. Proprio ad Oxford, nel 1994, si è trasferito David Sackett, avviando una stretta collaborazione con Cochrane e dando vita al Centre for Evidence-Based Medicine.
Per divulgare tra i colleghi il nuovo approccio il dott. Sackett si è anche impegnato in un’intensa attività di pubblicazione e insegnamento, soprattutto indirizzato alle giovani generazioni.
Dopo una prima fase di diffidenza e sufficienza le nuove idee hanno finalmente trionfato!
Un episodio della vita di David Sackett illustra in pieno la filosofia che lo ha ispirato: all’età di 49 anni, cioè circa 20 anni dopo la specializzazione, ritenendo che le sue competenze mediche si stavano “arrugginendo” ha deciso di fare un nuovo periodo di internato clinico, che amava definire “retreading operation” (“trattamento rigenerativo”).
Come tutti i più grandi medici e scienziati, dunque, il più importante insegnamento che ci lascia è che non bisogna mai fermarsi nel cammino verso la conoscenza.
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile