L’endoftalmite è una grave infiammazione dell’occhio (camera anteriore, posteriore o entrambe) che può essere associata o meno ad infezione. L’endoftalmite esogena post-intervento, determinata dall’infezione diretta dell’occhio ad opera di microrganismi che penetrano nella cavità intraoculare, durante o nei giorni successivi all’intervento, è una complicanza rara ma potenzialmente molto grave.
All’inizio del 20 ° secolo, l’incidenza dell’endoftalmite dopo l’intervento chirurgico di cataratta era piuttosto elevata, circa il 10%. Negli anni ’80 e ’90, l’avvento dell’estrazione extracapsulare della cataratta con un’incisione sclerale/limbica, insieme alla messa in atto di strategie igieniche migliori, ha ridotto questo tasso a circa lo 0,12% in Europa e allo 0,072% negli Stati Uniti. L’incidenza di endoftalmite è aumentata, però, dopo l’introduzione della tecnica di facoemulsificazione e delle incisioni corneali in cornea chiara; alcuni studi retrospettivi riportavano tassi compresi tra lo 0,08% e lo 0,7%, oggi l’incidenza è circa dello 0,1%.
Rappresentando una complicanza potenzialmente pericolosa per la vista, le misure profilattiche per l’endoftalmite prevedono principalmente l’uso di antibiotici mirati contro le varie fonti di infezione. Esistono diverse classi di antibiotici che possono essere usati in diversi modi (iniezione nell’occhio, infusione nel sangue o colliri) ed in diversi momenti (prima, durante o dopo l’intervento chirurgico).
Una recente ed importante revisione, pubblicata su The Cochrane database of systematic reviews, al fine di stabilire se l’uso di antibiotici al momento della chirurgia della cataratta può prevenire l’endoftalmite post-intervento di cataratta, ha analizzato tutti gli studi esistenti ad oggi su questo tema.
I principali risultati riportati sono:
–gli antibiotici iniettati nell’occhio durante l’intervento riducono la possibilità di infezione;
-l’uso di colliri antibiotici in aggiunta all’iniezione di antibiotici riduce ulteriormente la possibilità di endoftalmite rispetto al singolo uso di iniezioni o collirio;
-l’iniezione di antibiotici nell’occhio alla fine dell’intervento riduce la possibilità di endoftalmite post-intervento;
-è molto incerto se l’aggiunta di antibiotico al liquido di irrigazione sterile, utilizzato durante la chirurgia della cataratta, riduce la possibilità di endoftalmite;
-è molto incerto se l’uso di antibiotici e steroidi, singolarmente o in combinazione, faccia la differenza nella possibilità di sviluppare endoftalmite.
Fonte
Antibiotics at the time of cataract surgery to prevent bacterial infection of the eye. Gower EW et al. The Cochrane database of systematic reviews. 2017;2:CD006364.
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile