Ialuronato di sodio e occhio secco dopo l’intervento di cataratta

La cataratta senile è una patologia oculare legata all’età, per la quale il trattamento di elezione è la facoemulsificazione combinata con l’impianto di lenti intraoculari. Le malattie della superficie oculare sono comuni dopo la chirurgia della cataratta e possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita dei pazienti. Spesso, inoltre, l’uso di colliri antinfiammatori prima dell’intervento di cataratta può provocare danni all’epitelio e, successivamente, l’alterazione del film lacrimale dovuta all’intervento può portare a un aumento dei fattori infiammatori a livello locale. Infine, l’incisione corneale provoca danni alle cellule epiteliali della cornea e anche l’anestesia locale può causare fastidi alla superficie oculare che si manifestano dopo l’intervento chirurgico. Tutti questi fattori rientrano tra le cause che contribuiscono all’insorgenza di secchezza oculare dopo la chirurgia della cataratta. Con l’avanzare dell’età, inoltre, sia la cataratta che la sindrome dell’occhio secco (che è la più comune malattia della superficie oculare) hanno un’incidenza maggiore. Per ridurre il disagio dei pazienti, è dunque importante individuare trattamenti idonei a diminuire l’impatto della chirurgia della cataratta sulla superficie oculare. 

 Tra le sostanze più interessanti in questo senso vi è il sodio ialuronato, il sale sodico dell’acido ialuronico, una molecola in grado di trattenere l’acqua sulla superficie oculare e ritardare l’evaporazione del film lacrimale. Un recente studio ha indagato i cambiamenti della superficie oculare dopo la facoemulsificazione in pazienti con cataratta legata all’età, in seguito all’aggiunta di gocce a base di concentrazioni variabili di ialuronato di sodio.

Svolgimento e disegno dello studio

Nello studio, gli autori hanno esaminato l’efficacia delle gocce oculari a base di ialuronato di sodio allo 0,3% e allo 0,1% nel ripristinare la regolarità della superficie corneale nei pazienti che hanno sviluppato la sindrome dell’occhio secco dopo l’intervento di cataratta. Le gocce sono state somministrate per via topica quattro volte al giorno in 73 pazienti, divisi in tre gruppi: nel gruppo A, 30 pazienti hanno ricevuto la terapia convenzionale e gocce oculari di ialuronato di sodio allo 0,3%; nel gruppo B, 31 pazienti hanno ricevuto la terapia convenzionale e gocce oculari di ialuronato di sodio allo 0,1%; nel gruppo C, in 30 pazienti è stata somministrata solo la terapia convenzionale. La terapia postoperatoria convenzionale comprendeva colliri con levofloxacina e tobramicina desametasone, entrambi somministrati quattro volte al giorno, e colliri con bromfenac sodico, somministrati due volte al giorno. Le valutazioni sono state eseguite a intervalli specifici fino a 3 mesi dopo l’intervento e includevano valutazioni di stabilità e irregolarità del film lacrimale. 

I pazienti sono, quindi, stati esaminati sette giorni, 2 settimane, 1 mese e 2 mesi dopo l’intervento e sono state riscontrate differenze significative nel test di Schirmer I, nell’altezza del menisco del film lacrimale e nei valori del tempo di rottura del film lacrimale in entrambi i gruppi trattati con ialuronato di sodio, rispetto ai controlli. Inoltre, la concentrazione allo 0,3% ha dato risultati ancora migliori a due mesi dall’intervento. Anche i valori di irregolarità corneale sono diminuiti in modo più significativo nel gruppo di trattamento con ialuronato di sodio allo 0,3%, rispetto al gruppo di trattamento con ialuronato di sodio allo 0,1% e al gruppo di controllo.

Quali sono le implicazioni dello studio per la pratica clinica?

Complessivamente, lo studio ha dimostrato che lo ialuronato di sodio è in grado di ripristinare la struttura del film lacrimale e la regolarità della superficie corneale, e che la concentrazione dello 0,3% è più efficace di quella allo 0,1%. Quindi, nella fase iniziale dopo la facoemulsificazione, in cui la stabilità del film lacrimale è ridotta, le gocce a base di ialuronato rappresentano una ottima scelta per il mantenimento della salute della superficie oculare. 

Gli autori affermano che saranno necessari ulteriori studi prospettici e comparativi che includano i risultati riportati dai pazienti per stabilire con ancor più certezza il ruolo dello ialuronato di sodio nella gestione dei pazienti che sviluppano la malattia dell’occhio secco dopo l’intervento di cataratta. Tuttavia, in attesa di queste ulteriori conferme, i colliri con ialuronato di sodio possono essere considerati un’opzione terapeutica utile per i pazienti con sintomi di secchezza oculare dopo l’intervento di cataratta.

Bibliografia
  1. Chen N, Zhang JS, Zhang TX, Fan BL, Ning Y. The effect of sodium hyaluronate on tear film stability in patients with dry eye syndrome after cataract surgery. Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol. 2023 Apr;261(4):1011-1017. 
  2. Wen Y, Zhang X, Chen M, Han D. Sodium hyaluronate in the treatment of dry eye after cataract surgery: a meta-analysis. Ann Palliat Med. 2020 May;9(3):927-939. 

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