Gli smartphone potranno avere un ruolo sempre più importante nell’identificazione e diagnosi della retinopatia diabetica (RD), soprattutto nelle aree con accesso limitato alle apparecchiature di imaging retinico più costose e dove manca il personale qualificato.
La retinopatia diabetica (RD) è tra le principali cause di disturbi della vista in tutto il mondo. Un paziente su tre con diabete mellito sviluppa, infatti, RD. Si tratta di una malattia trattabile se diagnosticata in tempo, tuttavia la maggior parte dei pazienti rimane asintomatica fino agli stadi più avanzati e dunque non viene sottoposta per tempo alle terapie più appropriate. Pertanto, la diagnosi precoce della RD, prima della perdita irreversibile dell’acuità visiva, è fondamentale per garantire migliori risultati per il paziente.
Il test diagnostico gold standard per la RD è l’angiografia con fluoresceina. Tuttavia, le fundus camera non sono agevolmente trasportabili, sono costose e richiedono capacità specifiche dell’operatore. Inoltre, la fluorangiografia è invasiva ed è associata a possibili effetti collaterali, come la reazione al mezzo di contrasto. Altri approcci di identificazione della RD frequentemente impiegati includono l’oftalmoscopia, la biomicroscopia con lampada a fessura e altre forme di fotografia del fondo oculare. Infine, la tomografia a coerenza ottica rappresenta la tecnologia emergente che consente di identificare in modo affidabile anche l’edema maculare diabetico, quantificando lo spessore della retina, ma è costosa e utilizza apparecchiature ingombranti.
L’oftalmoscopio digitale da smartphone, basato sull’uso della fotocamera incorporata in uno smartphone per l’imaging della retina, potrebbe essere un metodo prezioso per rilevare la RD, per la sua convenienza, portabilità e facilità d’uso rispetto agli approcci tradizionali. Per la sua semplicità d’uso, questo dispositivo potrebbe essere usato anche da operatori sanitari non specializzati. Inoltre, le immagini acquisite dagli smartphone possono essere facilmente condivise e classificate a distanza da oftalmologi o altri specialisti, tramite telemedicina. Questi benefici sono particolarmente importanti in contesti sanitari con risorse limitate, come le aree rurali dei Paesi in via di sviluppo, prive di attrezzature mediche e professionisti sanitari formati.
Una recente review ha riportato che l’oftalmoscopia da smartphone ha una buona capacità di rilevare la retinopatia diabetica, fornendo un nuovo metodo di diagnosi veloce e affidabile. Le migliori prestazioni sono state osservate nel rilevamento della retinopatia proliferativa, con una maggiore sensibilità e specificità.
Negli studi inclusi nella review, l’oftalmoscopia da smartphone supera gli obiettivi minimi del National Health Service del Regno Unito, che richiedono che le apparecchiature di imaging retinico abbiano una risoluzione minima di 6 megapixel o 30 pixel per grado retinico.
Inoltre, in alcuni casi, le app per smartphone sono state utilizzate per unire digitalmente le immagini multiple ottenute per il singolo occhio o per migliorare il processo di acquisizione delle immagini, facilitando la messa a fuoco ergonomica e l’acquisizione delle immagini.
Bibliografia:
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile