Uno studio tutto italiano, pubblicato nel mese di settembre nella nota rivistaPLoS ONE, e condotto dal team del Dott. Giuseppe Maulucci, ricercatore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Dipartimento di Ingegneria e istituto di Patologia, Roma) e in collaborazione con il Policlinico Gemelli, ha portato allo sviluppo di un nuovo metodo diagnostico in grado di monitorare lo stadio del diabete giovanile e predire il rischio di eventuali complicanze, tra cui la retinopatia diabetica.
La progressione della patologia diabetica giovanile, ossia il diabete di tipo 1 o insulino-dipendente, viene attualmente rilevata e monitorata attraverso l’esame dell’emoglobina glicata (HbA1c). Tuttavia, questo esame presenta alcune limitazioni poiché, in alcune circostanze, può portare a misurazioni contrastanti, dovute principalmente ad una sensibilità e riproducibilità del test non del tutto ottimali.
In questo scenario nasce, quindi, l’esigenza di sviluppare metodi diagnostici altamente sensibili e in grado di garantire una stima dello stato glicemico del soggetto affetto da diabete di tipo 1 quanto più corretta possibile.
Il nuovo metodo diagnostico, che si esegue con un semplice prelievo di sangue, è basato su un software “intelligente” in grado di analizzare, attraverso immagini in scala microscopica, la membrana plasmatica dei globuli rossi. Questa membrana, infatti, in seguito alla patologia diabetica, subisce delle alterazioni considerevoli che si traducono in una sua maggiore fluidità. Questo conseguente “cambiamento di fase” nella struttura dei globuli rossi può costituire un vero e proprio marker e rappresentare un indice più sensibile rispetto ai livelli di HbA1c.
La produzione e commercializzazione di questo metodo diagnostico potrà verosimilmente permettere una diagnosi precoce ed un dosaggio glicemico altamente accurato, consentendo anche una maggiore possibilità di prevenzione delle complicazioni dovute alla patologia diabetica giovanile.
Bibliografia
Maulucci G et al. PLoS ONE 12(9): e0184109.
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile