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Correzione dell’astigmatismo: tecnologie d’avanguardia e esperienza chirurgica
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Area Chirurgica
Abbiamo posto alcune domande a Noel Alpins, medico oculista australiano specializzato in chirurgia della cataratta e refrattiva, uno dei massimi esperti degli aspetti tecnologici connessi alla programmazione delle procedure chirurgiche per la correzione dell’astigmatismo e all’analisi dei risultati post-operatori.
Abbiamo posto alcune domande a Noel Alpins, medico oculista australiano specializzato in chirurgia della cataratta e refrattiva, uno dei massimi esperti degli aspetti tecnologici connessi alla programmazione delle procedure chirurgiche per la correzione dell’astigmatismo e all’analisi dei risultati post-operatori.
Quando e perché ha iniziato ad occuparsi delle problematiche tecnologiche correlate al miglioramento dei risultati della chirurgia oculare? N.A.: Il mio specifico interesse per l’analisi dei risultati è nato nei primi anni ’90. A quel tempo io utilizzavo la tecnica della cheratotomia radiale per la correzione dell’astigmatismo e collocavo le incisioni sul meridiano corneale più curvo. Al contrario, nella chirurgia con laser ad eccimeri, che era già stata introdotta, la massima ablazione per la correzione dell’astigmatismo era a 90° dal meridiano più curvo su cui veniva effettuata l’incisione. Questo è stato il mio primo step nella comprensione delle problematiche connesse alla pianificazione delle tecniche chirurgiche per la correzione dell’astigmatismo e all’analisi dei risultati. Ciò ha condotto al metodo Alpins per l’analisi dell’astigmatismo che può essere applicato sia agli esiti refrattivi che a quelli corneali. Questo metodo implica l’individuazione dei target astigmatici e della modalità con cui raggiungerli considerando anche target non-zero in cui i valori corneali e refrattivi sono differenti e non tutto l’astigmatismo pre-operatorio può essere corretto chirurgicamente. Per esempio, quando si seleziona una IOL torica da uno stock, in cui è disponibile sia con step di 0,5 D che di 0,75 D – l’astigmatismo corneale neutralizzato può essere tra questi due step, dal momento che le misure adesso sono accurate a 1/100 di diottria, cosicché già dall’inizio non è in teoria possibile raggiungere il cilindro plano nella refrazione post-operatoria nella maggior parte dei casi.
Perché è così importante la posizione dell’incisione nel calcolo del potere delle IOL toriche? N.A.: La posizione dell’incisione della faco per le IOL toriche è di importanza fondamentale. Qualsiasi effetto essa produca sull’astigmatismo corneale pre-operatorio deve essere tenuto in conto nel processo di selezione della IOL, così come nella sua collocazione. Il chirurgo deve calcolare l’effetto dell’incisione sull’astigmatismo corneale pre-operatorio – per quanto concerne i cambiamenti di magnitudine e/o le variazioni sul meridiano. La selezione della toricità della IOL sarà, quindi, più accurata. È importante notare che collocare l’incisione faco sul meridiano più curvo dell’astigmatismo pre-operatorio avrà il massimo effetto di appiattimento. Collocare l’incisione in una sede diversa dal meridiano più curvo causerà un effetto inferiore insieme alla rotazione dell’astigmatismo corneale pre-operatorio. Man mano che ci si avvicina ai 90° dal meridiano più curvo, l’astigmatismo cresce e si determina una rotazione minore.
Perché è meglio fare riferimento all’Effetto Appiattimento dell’incisione primaria invece che al vettore SIA (Surgically induced astigmatism – Astigmatismo indotto chirurgicamente) complessivo per il calcolo del potere della IOL? N.A.: Il SIA è composto dall’Effetto Appiattimento (Flattening Effect) e dalla Torsione (Torque).
L’Effetto Appiattimento è la misura di quanto è cambiata la magnitudine dell’astigmatismo corneale preoperatorio mentre la Torsione è la componente implicata nella rotazione dell’astigmatismo dal meridiano pre-operatorio al meridiano post-operatorio, ma non nella sua riduzione.
Utilizzare l’intero SIA sovra-stima l’effetto dell’incisione nella riduzione dell’astigmatismo e porta ad un calcolo non accurato dell’astigmatismo corneale o della sua collocazione; di conseguenza ad un calcolo inappropriato della toricità della IOL necessaria per neutralizzare l’astigmatismo corneale.
Ritiene che le innovazioni tecnologiche più recenti possano realmente migliorare la gestione della “sorpresa refrattiva” nel post-operatorio della chirurgia refrattiva della cataratta per la correzione dell’astigmatismo? N.A.: Esistono fondamentalmente tre opzioni per gestire la sorpresa refrattiva dopo chirurgia con IOL torica:
Rotazione della IOL torica impiantata – utilizzando il calcolatore Assort per IOL toriche (www.assort.com) viene calcolato il valore minimo del cilindro refrattivo che può essere raggiunto ruotando la IOL torica – se questo riduce la sorpresa del cilindro refrattivo significativamente al di sotto di 1,0 D, allora è solo questione di ruotare la IOL torica impiantata verso l’asse calcolato. Idealmente si dovrebbe effettuare questo intervento 4-6 settimane dopo la chirurgia della cataratta.
Sostituzione della IOL torica impiantata – anche in questo caso utilizzando il calcolatore Assort per IOL toriche, l’analisi con il Metodo Alpins mostra la Magnitudine dell’Errore (ME) che è la differenza in magnitudine tra il vettore target dell’astigmatismo indotto (TIA – Target Induced Astigmatism) e il vettore dell’Astigmatismo indotto chirurgicamente (SIA) e ci consente di sapere se la IOL torica impiantata è troppo forte o troppo debole per la correzione dell’astigmatismo. Se questo parametro è significativo (0,75 D o superiore) allora è consigliata la sostituzione della IOL torica con una lente a toricità corretta oppure l’utilizzo di una lente supplementare nel solco ciliare.
Chirurgia con laser ad eccimeri – se la rotazione della IOL torica impiantata non riduce significativamente la sorpresa del cilindro refrattivo e la ME è inferiore a +/- 0,75 D, allora è consigliabile la chirurgia refrattiva laser per correggere l’astigmatismo residuo che probabilmente è il risultato di un insieme multiplo di cause.
Infine, esistono grandi differenze nell’approccio terapeutico all’astigmatismo in Europa e in Australia? N.A.: L’approccio all’astigmatismo è molto simile in Europa e in Australia – in entrambi i contesti abbiamo il vantaggio di avere a disposizione le tecnologie più avanzate che includono le ultime novità nell’ambito di design delle IOL, apparecchiature chirurgiche e diagnostiche.
Il mio approccio personale alla correzione chirurgica dell’astigmatismo dipende dall’entità dell’astigmatismo da correggere:
– 0,50 – 0,75 D una singola incisione da 2,2 mm in cornea chiara
– 1,00 – 2,00 D una singola incisione sull’asse in cornea chiara (3,0 mm) + una sola LRI (a 180° dall’incisione in cornea chiara).
– >2.00 D IOL torica con incisione faco da 2,2 mm
Se non ci sono segni di opacità lenticolari e il paziente è idoneo alla chirurgia refrattiva laser utilizzo la pianificazione vettoriale per un trattamento ottimale dell’astigmatismo.
In molti casi in cui sussiste un astigmatismo oculare residuo (ORA – Ocular Residual Astigmatism) per via delle differenze corneo-refrattive, la pianificazione vettoriale riduce l’entità dell’astigmatismo corneale residuo nel post-operatorio rispetto al trattamento basato solamente sui parametri refrattivi senza accrescere il cilindro refrattivo residuo nel post-operatorio. La pianificazione vettoriale incorpora sia il cilindro refrattivo che l’astigmatismo corneale nel piano di trattamento, utilizzando un approccio ottimizzato che tenga conto sia dei parametri corneali che del cilindro refrattivo.
Noel Alpins Il Dott. Alpins si è dedicato alla chirurgia della cataratta e refrattiva sin dalla fondazione della NewVision Clinics negli anni ’90. È considerato a livello nazionale ed internazionale uno dei principali chirurghi della cataratta e refrattiva e un punto di riferimento a livello mondiale per il trattamento di miopia e astigmatismo con laser ad eccimeri.
Il Dott. Alpins ha cominciato a effettuare trattamenti refrattivi nel 1985, introducendo a quel tempo la tecnica della cheratotomia radiale, ed è stato uno dei primi chirurghi ad utilizzare le tecniche di correzione con Laser Vision in Australia. Dal 1991 ha trattato più di 20.000 pazienti con laser ad eccimeri.
Il dott. Alpins ha messo a punto un nuovo metodo per trattare e analizzare l’astigmatismo ed ha sviluppato il programma software ASSORT per l’analisi dei risultati chirurgici programmati, attualmente utilizzato dagli oculisti in Australia e oltreoceano.
Il dott. Alpins interviene spesso su questi temi come relatore a congressi nazionali ed internazionali e in molte occasioni è stato relatore principale e presidente delle relative sessioni.