Corioretinite bilaterale e virus West Nile

Con l'avvicinarsi dell'estate si riaffacciano i pericoli legati alla trasmissione di infezioni virali attraverso il morso delle zanzare.

L’estate e, in generale, il clima caldo-umido dovuto al riscaldamento globale sono alla base, anche nel nostro paese, di un notevole incremento del rischio sanitario dovuto alle zanzare, in particolare ad alcune specie particolarmente aggressive o di provenienza esotica.

Come è noto, le zanzare possono essere vettori di infezioni virali, quali Dengue, febbre gialla, Chikungunya e Zika. Alle alterazioni della funzione visiva dovute a quest’ultimo virus abbiamo dedicato un approfondimento pubblicato nella nostra sezione di oculistica pediatrica Zika virus e alterazioni della vista – Oculista Italiano

In questo articolo vogliamo, invece, presentarvi un case report relativo all’infezione da West Nile Virus (WNV), realizzato da un team di ricerca italiano, dell’Università di Bologna, guidato dal Prof. Nicola Valsecchi

Il West Nile Disease (WND) è una zoonosi ad eziologia virale, trasmessa dalle zanzare, che causa forme di meningo-encefalite negli uccelli, sia selvatici che domestici, negli equidi e nell’uomo.

Nel case report che vi presentiamo, invece, la sola manifestazione di infezione acuta da virus West Nile era una corioretinite multifocale bilaterale.

Zanzare: vettori virali

Il WNV è trasmesso da diversi generi e specie di zanzare. I vettori maggiormente rilevati nell’ambito dei focolai appartengono al genere Culex e Aedes spp. In Italia Cx. pipiens s.l. risulta essere la specie maggiormente coinvolta nella circolazione dell’infezione. Generalmente la propagazione da parte delle zanzare è ridotta durante i mesi più freddi, ma è stato tuttavia dimostrato che il virus è, comunque, in grado di sopravvivere durante questo periodo nelle zanzare infette che svernano in zone più calde.

Sintomi e mortalità

Nell’uomo circa l’80% dei casi di infezione da WNV decorre in modo asintomatico. L’infezione ha in genere un andamento stagionale, con la maggior parte dei casi rilevati tra luglio e ottobre, con un picco alla fine di agosto.

Il periodo di incubazione dura in genere dai 2 ai 14 giorni, ma in pazienti immunocompromessi sono stati osservati periodi di incubazione prolungati fino a 21 giorni. I quadri clinici associati all’infezione possono essere di varia gravità: da lievi sindromi simil-influenzali autolimitanti a forme debilitanti della durata di settimane o mesi. L’insorgenza dei sintomi è improvvisa e spesso vengono riportati mal di testa, malessere, febbre, mialgia, brividi, vomito, eruzione cutanea, affaticamento e dolore agli occhi (Zhou et al., 2010).

Le forme neuroinvasive si determinano in meno dell’1% dei casi, in cui il WNV può provocare meningo-encefaliti che solitamente si manifestano con rigidità nucale, fotofobia, letargia o paralisi flaccida acuta (Sejvar et al., 2008).

La terapia è di supporto e la durata della malattia varia da settimane a mesi con possibili difficoltà funzionali e cognitive a lungo termine.

In caso di coinvolgimento del sistema nervoso centrale, il tasso di mortalità è di circa il 10% ed è più elevato in soggetti immunocompromessi o anziani.

La corioretinite multifocale è una manifestazione oculare comune dell’infezione da WNV con malattia neuroinvasiva, ma frequentemente è asintomatica e autolimitante.

Il caso descritto nel report è quello di una paziente italiana di 78 anni, che era stata ricoverata al pronto soccorso dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, per visione offuscata ad entrambi gli occhi. Non aveva accusato né febbre, né spossatezza o sintomi neurologici negli ultimi giorni.

Attraverso l’imaging multimodale è stata dimostrata la presenza di lesioni bilaterali iperfluorescenti con distribuzione lineare, in corrispondenza di spot ipocianescenti all’angiografia al verde d’indocianina. L’analisi sierologica degli anticorpi ha dimostrato la presenza di anticorpi IgM, IgC e di acido ribonucleico (RNA ) del WNV. La risonanza magnetica del cervello ha escluso il coinvolgimento del sistema nervoso centrale.
Tre mesi dopo, la paziente ha riportato la guarigione spontanea dei sintomi e la remissione degli infiltrati corioretinici.

L’infezione da WNV costituisce una patologia emergente in tutto il mondo ed è un’infezione endemica in Italia.

Il caso presentato sottolinea l’importanza, specie nell’aree in cui l’infezione da WNV è endemica, di considerarla come possibile causa eziologica di casi di corioretinite multiocale, anche in assenza di coinvolgimento neurologico.

 

Bibliografia
  • Valsecchi N, Veronese C, Roda M, Ciardella AP, Fontana L. Bilateral multifocal chorioretinitis as the only presentation of acute West Nile virus infection: a case report. BMC Ophthalmol. 2024 Apr 10;24(1):160. doi: 10.1186/s12886-024-03423-8. PMID: 38600458; PMCID: PMC11008036.
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