Chirurgia del foro maculare: follow up a più di 5 anni

Il foro maculare (MH, Macular Hole) è un difetto retinico a tutto spessore nell’area foveolare che comporta la compromissione della visione centrale.

Il foro maculare senile idiopatico si presenta in individui al di sopra dei 60 anni d’età, con una incidenza stimata di 1 su 5000 soggetti, tra i quali, le donne risultano più colpite degli uomini con un rapporto 2:1. Sebbene in alcuni casi sia stata segnalata la chiusura spontanea del foro maculare ed il trattamento con ocriplasmina per via intravitreale abbia mostrato buoni risultati, l’approccio chirurgico rimane quello principale e con la maggiore percentuale di successo anatomico (90%) nel caso di pazienti colpiti da MH.  La maggior parte degli studi condotti ad oggi ha riportato follow up ad 1 anno dall’intervento chirurgico per il foro oculare ed alcuni, con informazioni più a lungo termine, hanno dimostrato che la massima acuità visiva corretta (BCVA, Best Corrected Visual Acuity) può continuare a migliorare anche per alcuni anni dopo l’intervento. Tuttavia, le analisi non sono mai andate oltre i 5 anni di follow up.

Esiti anatomici e visivi in seguito all’intervento chirurgico del foro maculare

 

Un recentissimo studio, pubblicato su Ophthalmology Retina, invece ha valutato gli esiti anatomici e visivi, a più di 5 anni di follow up, in pazienti con foro maculare idiopatico sottoposti a Vitrectomia Pars Plana (PPV, pars plana vitrectomy) con peeling di membrana limitante interna (ILM, internal limiting membrane). Questo studio è il primo che riporta i risultati di follow up, successivi ad intervento di foro maculare, a più di 5 anni, valutando contestualmente possibili fattori prognostici che possano influenzare gli esiti visivi postoperatori.

Il principale parametro di successo valutato dagli Autori è stato la massima acuità visiva corretta (BCVA) registrata prima dell’intervento e, se disponibile, dopo 1, 2, 3, 5, 8 e 10 anni. Questa, è stata successivamente correlata a parametri valutati mediante tomografia ottica a radiazione coerente (OCT) a dominio spettrale, quali: il ristabilimento dell’integrità postoperatoria della zona dell’ellissoide (EZ, ellipsoid zone) e della membrana limitante esterna (ELM, external limiting membrane) e la presenza di spazi cistoidi.

Lo studio ha valutato 87 occhi da 80 pazienti con età media, al momento dell’intervento, di 68,9± 7,03 anni; il follow up medio postoperatorio è stato di 9,6±4,3 anni. La massima acuità visiva corretta (BCVA) media, registrata prima dell’intervento, era 0,20±0,14D, e ha mostrato un miglioramento significativo (P <0,05) in  tutti i follow up. Il miglioramento nella BCVA rimaneva stabile nei 10 anni dopo l’intervento chirurgico del foro maculare. Il successo nella chiusura del foro maculare era raggiunto nel 94% degli occhi, mentre una riapertura era registrata nell’ 8,0% dei casi. Il 13% degli occhi era sottoposto ad un secondo intervento a causa di persistenza o riapertura del foro maculare. La colorazione verde indocianina (ICG) era utilizzata in 22 occhi (25,2%). L’integrità postoperatoria della zona dell’ellissoide (EZ) era ripristinata in 52 occhi (60%), l’integrità della membrana limitante esterna (ELM) in 54 occhi (62%) e in 28 occhi (32%) erano evidenziati spazi cistoidi di gravità variabile.

Lo studio conclude che il miglioramento della massima acuità visiva dopo PPV per foro maculare è continuativo nei primi 3 anni del postoperatorio e viene mantenuto anche negli anni successivi in una sostanziale percentuale di pazienti. Inoltre, la massima acuità visiva raggiunta risultava essere correlata ad una migliore BCVA preoperatoria e a migliori caratteristiche morfologiche dello strato retinico esterno, valutate con OCT.

I risultati dello studio supportano ed estendono l’evidenza, già pubblicata, di un effetto positivo del peeling di membrana limitante interna nell’ottenere tassi più alti di chiusura del foro maculare e tassi più bassi di complicanze e riapertura dello stesso.

Fonte:

Elhusseiny et al. Long-Term Outcomes after Macular Hole Surgery. Ophthalmol Retina, 2019.

Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile