Cheratite da Acanthamoeba

Un sondaggio per valutare il grado di conoscenza in Europa di questa rara patologia.

La Cheratite da Acanthamoeba è una malattia rara (Orphan Disease) di natura infettiva che colpisce la cornea ed è causata da una famiglia di protozoi della famiglia dell’Acanthamoeba , presenti nel suolo, nell’aria e nell’acqua.

Prevalenza e caratteristiche

La grande maggioranza dei casi (circa l’85%) di Cheratite da Acanthamoeba si presenta in portatori di lenti a contatto, a causa di un uso non corretto delle lenti, quale: l’inadeguata pulizia e conservazione, l’utilizzo notturno e prolungato ed altre pratiche non correte.

L’infezione, tuttavia, può insorgere anche dopo un trauma corneale, specie in contesti rurali.

Si tratta di una forma di cheratite con una prevalenza abbastanza bassa (7 casi per 1.000.000 in Europa), ma che può avere effetti devastanti per i pazienti, in quanto può causare dolore intenso e, se non efficacemente trattata, deterioramento importante della visione, fino alla cecità, e perforazione della cornea.

Sintomi

I sintomi più comuni sono dolore, rossore, visione offuscata, ipersensibilità alla luce ed eccessiva lacrimazione. Si tratta di manifestazioni analoghe a quelle di altre infezioni oculari e che possono persistere per parecchie settimane.

La storia naturale della malattia è correlata alle specifiche caratteristiche dell’Acanthamoeba, la cui vita comprende uno stadio infettivo attivo e uno di “cisti dormiente”, durante il quale il microrganismo riesce a sopravvivere anche in condizioni ambientali avverse.

Diagnosi

La diagnosi precoce è di estrema importanza ed è determinante nel favorire la guarigione dell’infezione.

In caso di segni clinici di CA, l’Oculista provvederà ad effettuare alcuni o tutti i seguenti esami:

  • analisi molecolare dei raschiati corneali: presenta una sensibilità molto alta e può dare un risultato entro 60 minuti. Tuttavia, questo esame può avere lo svantaggio che anche la presenza di materiale genetico del microorganismo non vivente può dare un risultato positivo
  • microscopia confocale in vivo: ha una sensibilità superiore al 90% se effettuata da esperti; tuttavia, con questo metodo solo le cisti di Acanthamoeba sono ben riconoscibili
  • coltura in vitro: ha una sensibilità variabile e ha lo svantaggio di dare risultati dopo 3 settimane
  • analisi istopatologica: ha una sensibilità discreta e possono essere analizzati raschiamenti corneali o escissione o tessuto espiantato dalla cheratoplastica.

Trattamento

Per debellare la Cheratite da Acanthamoeba una terapia medica deve basarsi su farmaci in grado di sopprimere il protozoo in entrambe le fasi del suo ciclo vitale, sia quello attivo che quello cistico, al fine di eradicare completamente il microrganismo.

Al momento attuale non esiste, in nessun paese, un farmaco autorizzato per il trattamento della Cheratite da Acanthamoeba.

Tuttavia negli ultimi anni la somministrazione di combinazioni “off label” (non autorizzate) di agenti anti-amebici, quali le biguanidi e le diamidine, ne ha notevolmente migliorato gli esiti. L’uso delle biguanidi, in particolare, ha rivoluzionato il decorso della malattia, soprattutto se trattata nelle fasi precoci, in quanto il sollievo dal dolore è rapido.

Per ottenere comunque una completa risoluzione clinica, la terapia viene prolungata per svariati mesi. La risoluzione clinica con la sola terapia medica è possibile nella maggior parte dei pazienti (circa il 75%); in molti casi, però, è necessario eseguire un trapianto corneale durante il decorso della malattia.

Survey su Cheratite da Acanthamoeba

Un sondaggio per valutare il grado di conoscenza in Europa di questa rara patologia.

Attraverso il sito dedicato al Progetto ODAK gli oculisti di tutta Europa sono invitati a compilare online un test che consentirà di valutare quanto sia diffusa la conoscenza della Cheratite da Acanthamoeba e dei trattamenti off label attualmente utilizzati.

Contatti

Questo l’indirizzo per accedere al test: http://www.odak-project.eu/resources/odak-ak-awareness-survey.

Quesiti

I quesiti vertono principalmente sul grado di conoscenza di questa rara forma di cheratite e della sua prevalenza.

Finalità

I dati raccolti attraverso questa indagine saranno utilizzati per un paper, a cura del Progetto ODAK, che fornirà un’immagine attuale del grado di conoscenza della cheratite da Acanthamoeba tra gli oculisti europei .

Vi invitiamo, pertanto, a contribuire a questa indagine per diffondere in Europa la consapevolezza degli effetti devastanti provocati da questa rara patologia oculare.

Vedi anche:

 

 

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