Alcune patologie oculari che determinano disabilità visiva possono essere prevenute o è possibile trattare le patologie stesse prima che determinino danni irreversibili. Tuttavia, la crescita e l’invecchiamento della popolazione mondiale hanno visto di pari passo l’aumento degli individui con problemi di visione.
Per mettere in primo piano l’esigenza di una prevenzione efficace, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) e l’International Agency for the Prevention of Blindness nel 1999 hanno dato vita ad un’iniziativa denominata “Vision 2020: The Right to Sight”. Nel 2013, inoltre, la World Health Assembly ha lanciato un nuovo piano, “Towards universal eye health: a global action plan 2014–2019”. Queste iniziative hanno fissato un obiettivo globale:
Tutti questi studi sono, inoltre, raccolti in un database che viene continuamente aggiornato, chiamato “Global Vision Database”.
Le principali cause di cecità nel mondo
La cataratta e gli errori di rifrazione sono stati tra le principali cause di cecità nel 2020. Si stima che nel mondo oltre 15 milioni di adulti di età superiore ai 50 anni siano ciechi a causa della cataratta, e più di 86 milioni di persone abbiano una visione ridotta a causa di un errore di rifrazione non corretto. In sostanza, il 50% della cecità a livello globale nel 2020 è dovuto a una di queste due patologie. Il peso della cecità totale dovuta a cataratta ed errori di rifrazione non corretti ha una notevole variabilità regionale, ma è presente anche nelle regioni ad alto reddito.
Tra le cause di cecità nel mondo sono presenti, secondo il rapporto Vision 2020, anche glaucoma, degenerazione maculare legata all’età e retinopatia diabetica, che contribuiscono con oltre 6 milioni di adulti ciechi oltre i 50 anni di età e oltre 13 milioni di adulti con perdita severa della vista. Tuttavia, ad eccezione della retinopatia diabetica, la prevalenza di cecità dovuta alle patologie elencate è diminuita tra il 1990 e il 2020.
La stragrande maggioranza dei disturbi della vista causati da cataratta, errori di rifrazione, retinopatia diabetica e glaucoma possono essere evitati con una diagnosi precoce e un intervento tempestivo, che restano fondamentali per ridurne l’incidenza.
Cataratta
Nel 2020, la cataratta è rimasta tra le cause principali di cecità e perdita severa della vista in tutte le regioni del mondo. Attualmente può essere trattata solo tramite chirurgia, da personale medico opportunamente qualificato, all’interno di strutture sanitarie idonee ad eseguire interventi chirurgici e gestire eventuali complicanze postoperatorie. Poiché la prevalenza aumenta con l’età ed è più alta nelle donne che negli uomini, il contrasto di questa patologia è un obiettivo importante anche in termini di pari opportunità ed equità di genere. È stato dimostrato che lo screening migliora le possibilità di accesso tra i gruppi meno abbienti, come le donne e gli anziani. È pertanto necessario lo sviluppo di solidi sistemi di assistenza oculistica, integrati con campagne di sensibilizzazione della popolazione.
Errori di rifrazione
Sono una causa importante di problemi alla vista, ma sono anche facilmente curabili con occhiali, lenti a contatto o chirurgia. La miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo sono tra le principali cause di disabilità nella visione da lontano. L’afachia non corretta è notevolmente diminuita dal 1990 a causa dell’uso di lenti intraoculari durante la chirurgia della cataratta. Al contrario, la prevalenza della miopia è in rapido aumento, specialmente nelle aree urbane.
Glaucoma
È stato classificato come la seconda causa di cecità e la quarta causa di perdita severa della vista nel mondo. Dopo la diagnosi, la terapia per il glaucoma può arrestare o rallentare il deterioramento della vista nella maggior parte dei pazienti. Da qui, l’importanza di migliorare i sistemi di sorveglianza, di evidenziare il rischio tra i familiari e di fornire cure efficaci.
Degenerazione maculare legata all’età
La prevalenza della cecità dovuta a questa patologia è diminuita di quasi il 30% dal 1990 al 2020. Questa diminuzione è stata probabilmente associata all’introduzione clinica della terapia anti-VEGF per la degenerazione maculare essudativa legata all’età. La maggior parte dei pazienti con degenerazione maculare mostra, però, la forma non essudativa, attualmente non trattabile, che può progredire verso l’atrofia geografica.
Retinopatia diabetica
Si tratta dell’unica causa di cecità che ha mostrato un aumento globale della prevalenza tra il 1990 e il 2020. Le persone con diabete vivono sempre più a lungo e si prevede di arrivare a 600 milioni di persone affette entro il 2040. Di conseguenza, ci sarà un probabile aumento di persone con retinopatia diabetica. Ciò è particolarmente preoccupante nelle fasce d’età più giovani ed economicamente attive poiché, rispetto alla cataratta e agli errori di rifrazione, la gestione della retinopatia diabetica grave richiede una quantità ben più importante di risorse, inclusa la disponibilità di oftalmologi formati in laser e chirurgia.
La cecità negli ultimi 30 anni
Dall’analisi degli ultimi 30 anni è emerso che nell’ultimo decennio la prevalenza della disabilità visiva evitabile è diminuita negli adulti di età pari o superiore a 50 anni, ma non ha raggiunto la riduzione mirata del 25% delineata nel global action plan della WHA. La ragione principale, da una prospettiva globale, è l’incapacità dei servizi oculistici di tenere il passo con l’invecchiamento e la crescita della popolazione. Tuttavia, la riduzione della prevalenza standardizzata per età della cecità dovuta a cause quali cataratta, glaucoma, degenerazione maculare legata all’età ed errori di rifrazione rappresenta un dato rassicurante e un cambiamento che va nella giusta direzione.
Il rapporto ha messo anche in evidenza le aree che richiedono particolare attenzione, come la retinopatia diabetica, che è risultata l’unica causa di aumento della prevalenza della cecità nell’arco di tre decenni.
Bibliografia
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile