Finalmente è giunto il grande giorno: casa di Toti apre le sue porte a giovani affetti da autismo.
La Casa di Toti è arrivata all’apertura grazie all’avvio di due progetti finanziati rispettivamente da Fondazione con il Sud e dal Dipartimento della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I giovani, affetti da autismo, scendono adesso in campo e diventano protagonisti del loro futuro.
Grazie al lavoro portato avanti da Muni Sigona e da suo marito Michele Lanza questi ragazzi e le loro famiglie potranno realizzare laboratori inclusivi e formativi, insieme ai loro fratelli e sorelle (i “siblings”), che coinvolgeranno ben 50 ragazzi nei più disparati campi: arti grafiche, fotografia, giardinaggio, cucina, panificazione e abilitazione al lavoro. Sono, inoltre, previsti 7 tirocini di inserimento lavorativo propedeutici all’avvio dell’albergo etico, gestito con l’aiuto dei ragazzi.
Le attività sono state pianificate per favorire la socializzazione e la formazione dei ragazzi, il loro inserimento nella comunità di riferimento attraverso l’acquisizione di competenze, la valorizzazione dei talenti e la possibilità di rendersi utili.
Casa di Toti si qualifica, quindi, per essere non un luogo di assistenzialità: i giovani impareranno a essere il più autonomi possibile, ad avere una propria identità e ad interagire con il mondo circostante.
La struttura sarà domani anche un centro residenziale che nell’ottica del “dopo di noi” dovrà fornire supporto alla loro nuova autonomia e indipendenza dal nucleo familiare di provenienza.
Tutto ciò è stato possibile grazie al supporto ricevuto dalla comunità, da tante famiglie (oltre 80 donatori privati) e da oltre 40 imprese (tra cui SIFI), coordinate in buona parte dalla Fondazione Bambini delle Fate di Franco Antonello.
Queste nuove opportunità sono solo un punto di partenza da cui scaturiranno nuove e appassionanti sfide per Muni e la sua Associazione: i ragazzi devono essere preparati al futuro e non si può più rimandare. Solo il tempo ci dirà se questa scommessa sarà vinta. Intanto godiamoci il bellissimo sorriso dei ragazzi e delle loro famiglie!
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile