Due battute col Prof. Giorgio Marchini alla vigilia del congresso
Verona sarà la culla che ospiterà il Primo Congresso Congiunto Nazionale A.I.S.G.- S.I.Gla. sul Glaucoma dal 18 al 20 Giugno 2015.
È infatti la prima volta che le due Società scientifiche A.I.S.G. (Associazione Italiana Studio del Glaucoma), il cui Presidente è il Prof. Federico Grignolo, e S.I.Gla (Società Italiana Glaucoma), il cui Presidente è il Dott. Lucio Zeppa, si ritroveranno per fare il punto sulla conoscenza e il trattamento di questa malattia.
Le premesse ci sono tutte perché sia un evento di grande respiro e di elevato rilievo scientifico. Infatti i principali esperti italiani si riuniranno e confronteranno sulle novità più importanti in materia di glaucoma, sia sul piano diagnostico che terapeutico, e sulle questioni controverse relative al management di questa grave patologia oculare.
Alla vigilia del Congresso abbiamo fatto qualche domanda al volo all’organizzatore il Prof. Giorgio Marchini, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Verona.
Il glaucoma è una malattia insidiosa, spesso definita “il ladro silenzioso della vista”. Possiamo tracciare un quadro sintetico della sua incidenza?
Uno studio epidemiologico condotto in Italia alla fine degli anni 90 rivela che il 73% delle persone risultate colpite da questa malattia non sapeva di esserne affetta. Il glaucoma rappresenta, quindi, una malattia con una rilevante importanza sociale, in cui la prevenzione gioca un ruolo fondamentale.
L’educazione della popolazione alla necessità di sottoporsi dopo i 40 anni ad una visita oculistica periodica (ogni 1-2 anni), che comprenda la misurazione della pressione intraoculare e un esame del nervo ottico, consentirebbe di individuare la grande maggioranza delle persone affette, renderebbe la cura di questa malattia più efficace e avrebbe risvolti sulle risorse della sanità pubblica non indifferenti.
Qual è stato il contributo dei ricercatori italiani in questo specifico ambito, sia sul piano della diagnosi che della terapia?
Il contributo dei ricercatori italiani a migliorare la conoscenza del glaucoma è stato ed è rilevante. Si può affermare che non c’è campo specifico nella ricerca su questa malattia che non veda gruppi italiani impegnati con successo: identificazione di nuovi markers per una diagnosi precoce, sviluppo e implementazione di nuove tecnologie sempre più sofisticate, validazione e verifica di nuove terapie mediche, laser e chirurgiche (sempre meno invasive) fino all’ideazione di modelli riabilitativi del sistema visivo basati sulle nanotecnologie. Su tutti questi argomenti l’Italia è in prima linea.
Qual è oggi il protocollo terapeutico più utilizzato per gestire questa patologia?
Il provvedimento principale da attuare per curare il glaucoma è abbassare la pressione intraoculare fino a quel livello che è in grado di rallentare e arrestare la sofferenza e la perdita di fibre del nervo ottico. Questo è possibile utilizzando dei farmaci in collirio, anche più farmaci combinati fra loro, oppure specifici trattamenti laser e interventi chirurgici, tutti finalizzati sempre a ridurre la pressione intraoculare.
Da non molti anni si stanno poi studiando anche altre terapie, mirate a proteggere il nervo ottico ed ottenere quella che viene definita come “neuroprotezione”. In questo nuovo settore terapeutico abbiamo finora farmaci non molto efficaci, ma la ricerca è promettente. Se si riesce poi ad abbassare la pressione intraoculare in modo molto efficiente, è anche possibile un modesto recupero della funzione. Questa cosa è sempre stata considerata non possibile, ma i dati recenti sembrano poterla confermare, anche se in misura ridotta.
Ringraziamo il Prof. Marchini per il tempo che ci ha dedicato e porgiamo a lui e ai Presidenti di A.I.S.G. e S.I.Gla. i nostri migliori auguri di potere ripetere questa esperienza congiunta negli anni a venire.
Per maggiori informazioni su questo importante evento consultate il mini-sito realizzato da Jaka Congressi alla pagina: http://aisg-sigla-2015.jaka.it/
Dr. Carmelo Chines
Direttore responsabile